San Rufino, Assisi

 

Ricordi vacanze 2020.

San Rufino, Assisi.

La maestria delle compagnie di maestri scalpellini anonimi è tutta qui. Pensate ad un'opera architettonica così significativa in termini sociali (era la cattedrale che rappresenta il potere ecclesiale ai tempi di Francesco, era la San Pietro dell'Umbria per intenderci) e pensate che di chi l'ha progettata, messa in cantiere e costruita non si sa nulla, il nome non compare. Si sa la scuola da cui provengono, la zona territoriale (lombardi, umbri, siculi, etc.)

Dario Fo mise in risalto questa caratteristica che affonda le radici nel senso dell'architettura nel Medioevo.

L'opera è costruita per e da una collettività e non c'è l'archistar, ma capomastri e maestri scalpellini insieme, che creano un'opera collettiva; non c'è un genio che pensa e gli esecutori, ma genio diffuso e intelligenza sociale.

L'opera è qualcosa che sta coscientemente nella mente e nelle mani di tutti quelli che partecipano all'Architettura, che è collettiva non solo nella costruzione. L'opera è di tutta la società che la richiede.

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